I Millennials, ovvero i giovani tra i 18 e i 34 anni di età, manifestano una sempre maggiore voglia di indipendenza e sono diventati i nuovi protagonisti del mercato immobiliare: la loro domanda di abitazione in affitto è aumentata dell’8,3%, e del 4,3% quella di acquisto. Poiché è la fascia di popolazione più afflitta dal basso reddito (se non addirittura da precariato o disoccupazione), i Millennials hanno una concezione della casa “mordi e fuggi”, sempre alla ricerca di relazioni e nuove sfide. Puntano quindi a vivere nelle città più dinamiche sotto il profilo lavorativo, e in una casa che, anche se piccola, sia tagliata su misura. Il 40% si accontenta di un bilocale o anche meno, a patto che si tratti di uno spazio funzionale e possibilmente di design. Spariscono solai, cantine e garage: soprattutto nelle grandi città, infatti, i più giovani si spostano in bicicletta, usano i trasporti pubblici o il car sharing. La casa si trasforma in un luogo di condivisione, dove ritrovarsi con gli amici e coltivare i propri interessi. Nell’80% delle richieste di abitazioni, l’elemento che non può mancare è la zona living con cucina a vista, uno spazio ampio dove poter vivere appieno la convivialità. La cucina si fonde con la sala da pranzo, ma non perde la sua centralità perché cucinare è oggi un evento social, da condividere con le persone care. I giovani tra i 18 e i 24 anni che vogliono acquistare casa, spesso con l’aiuto dei genitori, puntano ai bilocali, mentre la fascia 25-34 anni punta direttamente al trilocale, in attesa di allargare la famiglia o per disporre di uno spazio da dedicare a studio o lavoro. La città preferita dai Millenials è Milano, sinonimo di vitalità, energia, innovazione e propensione alla crescita. Qui i giovani si dividono tra i quartieri universitari per eccellenza, Bovisa (17% delle domande) e Bicocca (15%), per quanto riguarda la ricerca di una casa in acquisto, mentre quando si tratta di affitto si lasciano influenzare dalla vitalità e dal fascino dell’architettura post industriale di Lambrate (25%) e dallo spirito universitario di Bicocca (22%).