Le nuove generazioni attribuiscono maggior valore al tempo e alla sua qualità, e questi giovani vogliono viaggiare e usare piuttosto che possedere e diventare obbligatoriamente stanziali.
Quindi l’acquisto è concepito, almeno in parte, come un elemento di minor mobilità.
E’ sempre stato nella nostra cultura familiare l’acquisto della casa, come investimento, come senso di sicurezza, come desiderio di patrimonializzare la famiglia per lasciare la casa ai figli.
Ma le cose stanno cambiando.
Pandemia, aumento del costo della vita, redditi più contenuti, maggiore mobilità dei giovani, nuove esigenze di tipologie abitative stanno stravolgendo il mercato immobiliare.
Le generazioni più giovani non stanno allocando i loro risparmi in immobili come tradizionalmente facevano i loro genitori. Le famiglie stanno diventando più piccole, specialmente nelle grandi città, e la mobilità aumenta.
Viaggiano, superano confini e distanze, e sono fortemente restii a mettere radici. Consumano parecchio, ma preferiscono usare le cose piuttosto che possederle: il loro “mordi e fuggi”non è solo un desiderio di libertà, ma ancor più la necessità di una continua evoluzione che lo stare fermi non gli consente.
Negli Stati Uniti, la Generazione Z ha in gran parte scelto di vivere a casa dei genitori piuttosto che vivere da soli: circa un terzo dei giovani sotto i 30 anni. E sempre un terzo spende gran parte del proprio reddito per la locazione. Sebbene vivere con i genitori da giovani adulti sia molto più comune in altre parti del mondo, l’inflazione e l’aumento dei costi n generale stanno colpendo in modo significativo.
In molti Paesi stranieri, anche quelli storicamente votati alla proprietà della casa, entro pochi anni il 65 % deli giovani trentenni vivrà in affitto, anche se molti di loro desidererebbero ancora di acquistare una proprietà: ma non possono. È un elemento particolarmente rilevabile nei capoluoghi in cui il prezzo medio degli immobili è tale da non consentire l’acquisto per mancanza di liquidità personale.
L’unica possibilità è rappresentata dal contributo costituito dall’accensione di un mutuo, è quindi significativo che giovani che vivono in locazione abitino principalmente da soli o con più coinquilini.
La richiesta dei Millenials e Generazione Z va quindi valutata con attenzione e può rappresentare un mercato in crescita ma deve essere indirizzata verso immobili di piccole e medie dimensioni, di nuova costruzione secondo i principi della sostenibilità ambientale e di soluzioni domotiche di taglio moderno, essenziale e funzionale, che garantisca minori costi di manutenzione.
Massimo Guerrini