L’innovazione e la creatività sono i motori che portano alla nostra felicità, e non viceversa.
Alla creatività umana dobbiamo tutto e tutto trae origine da una prima scintilla di innovazione.
Ma senza innovazione non c’è crescita e, per affrontare queste sfide, noi manager dobbiamo essere pronti a modificare radicalmente il nostro modo di pensare e di agire.
Essere leader. Il concetto si è evoluto nel tempo.
Serve empatia, problem solving, flessibilità, capacità di fare squadra, gestione dei conflitti, comunicazione efficace.
Ma allo stesso tempo, c’è una crescente necessità di competenze tecniche profonde.
Il ruolo di un leader richiede il 50% di hard skills e il 50% di soft skills.
Da qui la necessitàdi competenze trasversali, capacità che determinano il modo di relazionarsi di un manager all’interno di un contesto lavorativo o sociale.
Siamo quindi ad una necessità di ibridazione delle competenze.
Le competenze trasversali rappresentano il modo di rapportarsi di un manager sul posto di lavoro: da come si relaziona con il team alla capacità di risolvere problemi, sempre più sfidanti e complessi, con sintesi ma empatia.
In un mondo che si trasforma con forse eccessiva velocità e che rischia di creare obsolescenza manageriale, a fare la differenza possono essere proprio le attenzioni diverse verso i team di lavoro.
È un po’ la cassetta degli attrezzi, non basta averli, serve saperli usare e usarli bene.
Massimo Guerrini
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